Tombola napoletana: origini e significati del gioco natalizio per eccellenza

Tombola napoletana: origini e significati del gioco natalizio per eccellenza

La Tombola napoletana è uno dei giochi tradizionali più giocati durante le amatissime festività natalizie.

La Tombola Napoletana, insieme a giochi come Trentuno e il Mercante il Fiera, è il gioco natalizio per eccellenza, assolutamente immancabile durante le festività dell’ultimo mese dell’anno.

Il gioco ha origini antiche e, come avrai già capito da tempo, è un po’ una sorta di Lotto fatto per essere giocato in casa.

Oggi la Tombola è diffusa in ogni regione della nostra penisola, ma conosci la storia e i significati del gioco?

Scopriamo un po’ di più su questo simpatico gioco tradizionale.

Le origini della Tombola: smorfia, origini e significati

La Tombola Napoletana nasce nel XVIII secolo in Italia, più precisamente nella città di Napoli.

La tradizione vuole che questo tradizionale gioco da tavolo nasca dopo una lunga discussione sul gioco del Lotto tra Re Carlo Sebastiano di Borbone e padre Gregorio Maria Rocco. 

Per evitare che il gioco corrompesse le anime dei cittadini e che il lotto clandestino cominciasse a prendere piede, Re Carlo e padre Gregorio decisero di vietare il gioco durante il periodo natalizio. 

Le famiglie trovarono un’alternativa tutta casalinga per continuare a giocare durante le festività natalizie, dando vita a quella che in futuro sarà chiamata Tombola.

I cittadini utilizzavano un cesto di vimini come contenitore per i numeri da estrarre e delle cartelline su cui scrivere i numeri da coprire.

Il gioco venne chiamato successivamente Tombola a causa della forma cilindrica delle tessere numerate che ricordavano il tombolo, uno strumento utilizzato per realizzare pizzi e merletti.

All’interno del gioco della Tombola, la smorfia napoletana assume un ruolo molto importante in quanto ogni numero Tombola avrà un proprio significato: i 90 numeri vengono spesso annunciati ad alta voce, seguiti da parole napoletane che indicano figure religiose, varie parti del corpo e persino stati d’animo.

Tombola, smorfia e regole ai giorni nostri

Con il passare dei secoli, si può pensare che la tombola abbia subito delle evoluzioni piuttosto importanti.

La verità è che Tombola, numeri napoletani e l’immancabile smorfia tombola sono tali e quali ai secoli precedenti, le uniche variazioni riguardano i supporti utilizzati.

Se i numeri venivano precedentemente scritti su un foglio di carta e coperti da fagioli, adesso esistono delle cartelle rigide già numerate, spesso con delle piccole finestrine per segnare un numero estratto dall’annunciatore.

Le regole sono sempre le stesse, l’annunciatore pesca i numeri della Tombola (questi ultimi mantengono la forma e il materiale originali) da un sacchetto, annuncia l’estrazione e lo posiziona sopra una tabella contenente tutti e 90 i numeri.

I giocatori chiudono le finestrelle dei numeri estratti e fanno sapere a tutti i giocatori quando hanno effettuato una combinazione vincente.

Per quanto riguarda l’ironica smorfia Tombola napoletana, è ancora molto diffusa in tutte le partite, anche se non tutti gli annunciatori conoscono i significati di ogni singolo numero da estrarre, limitandosi ad annunciare solo i più famosi, come 90 la paura, 33 gli anni di Cristo e 25 il Natale. 

Insomma, sembra proprio che la tombola sia nata perfetta, non è stato necessario apportare nessuna modifica alle regole di gioco in quanto rimangono semplici, immediate e permettono da tantissimo tempo di divertirsi con i propri cari.